Dice Adinolfi, “intendo invitare la nuova sinistra a avviare una nuova
resistenza: non si può scivolare nel caos etico, accettando che sia la
magistratura grossetana a varare il matrimonio omosessuale o quella
lombarda a dare semaforo verde all’utero in affitto.
Sono temi che la politica deve fare propri”.
L’associazione “Voglio la mamma ”con l'omonimo libro, si vuole battere
per la difesa dei “deboli”:
“Dei bambini che hanno diritto a una madre e a un padre e non a un
genitore 1 e genitore 2, dei bambini che non possono essere abortiti
per partecipare a un Grande Fratello o scambiati nell’utero per
l’eterologa di qualche sciatto apprendista stregone, ma anche degli
anziani malati che non possono essere eliminati con il cloruro di
potassio pensando che quella sia una frontiera della libertà e della
donna indiana o ucraina che non deve essere costretta a vendere la
propria dignità di madre e il proprio figlio perché dei ricchi
occidentali se li comprano, insomma a difesa dei senza voce erigiamo
il muro della nostra nuova resistenza”.